AC… Se parlasse la città
Accogliendo l’invito a vivere la propria città, piuttosto che semplicemente abitarla, l’Azione Cattolica Adulti del vicariato di Avola nei mesi di gennaio e febbraio 2019 ha vissuto i primi due incontri del progetto “Se parlasse la città…” con il quale l’Associazione si è ripromessa di mettersi in ascolto delle varie realtà sociali e culturali del proprio paese per riscoprirsi ancora capace di rimettersi in gioco e fare la propria parte perché il buono e il bello che pur la circonda possa risplendere nel mondo. Le prime due tappe vissute hanno visto l’incontro tra l’A.C. e due associazioni di volontariato presenti nel territorio della diocesi. In particolare nel mese di gennaio gli adulti di A.C. hanno avuto l’onore e la gioia di conoscere i ragazzi dell’Associazione SuperAbili Onlus. L’incontro è stato caratterizzato dalla gioia di vivere dei ragazzi superabili. E’ stata una grande sorpresa scoprire le tantissime attività che vedono i ragazzi protagonisti: molti di loro sono abilissimi giocatori di baskin, superbi attori impegnati proprio in quel periodo a presentare uno spettacolo teatrale “equilibri”, a socializzare presso alcuni esercizi della città e a partecipare alla preparazione di un gruppo in maschera che li ha poi visti vincitori del Carnevale 2019. L’ incontro, che è stato ricco di emozioni e di stimoli per gli aderenti all’A.C., si è concluso con la consapevolezza che è finito il tempo di fare gli spettatori e che è giunto il tempo di rimboccarsi le maniche, uscire dalle case e dalle chiese e mettersi in strada in cammino con gli altri. Per questo i membri di A.C. si sono impegnati innanzitutto a mantenere i contatti con i ragazzi dei Superabili e a lasciarsi coinvolgere nelle loro tante attività. Il cammino di A.C. del vicariato di Avola prosegue a Noto, per incontrare i ragazzi di “Casa Tobia”. Il progetto “Casa Tobia” accompagna i disabili e le famiglie in un percorso condiviso di autonomia, per vivere una vita indipendente al di fuori del proprio nucleo familiare. Il progetto è rivolto ad un numero massimo di dieci persone e prevede per i disabili partecipanti percorsi di integrazione e di inserimento, che si attuano uscendo dalla residenzialità e recandosi in luoghi di aggregazione. I ragazzi ci accolgono a “Casa Tobia” con grande gioia ed entusiasmo, felici ed orgogliosi di mostrarci la loro quotidianità, fatta di piccoli e semplici gesti, che per loro sono di grande valore e importanza. Nella casa che fu di Mons. Nicolosi, dove tutto è rimasto inalterato, abitano anche gli operatori, che con tanta dedizione e affetto seguono il percorso dei ragazzi spronandoli sempre nelle varie attività che vengono loro proposte. Qui i ragazzi realizzano candele decorative e bomboniere che vengono rivendute nel negozio ecosolidale “La Porta di Elia”. Il pomeriggio trascorre in piena armonia e i volti di ognuno di loro brillano di gioia e felicità specialmente quando ci fanno dono di un piccolo “cuore” di cera da loro realizzato per ognuno di noi. Concludiamo il pomeriggio, con un’agape fraterna e la visita al Presepe da loro realizzato e raccontato. L’A.C. dopo questa bellissima esperienza, porta con sé molto di più di quel poco che ha potuto donare a questi meravigliosi ragazzi, con la speranza di aver allietato anche se per poco la loro giornata… Grazie da tutta l’A.C. a Danilo, Carmelo, Salvatore B., Roberto, Salvatore M. Grazie anche agli operatori, Lucio e Paolo, e un grazie speciale alla responsabile Ada Mazzonello per averci dato l’occasione di conoscere questa splendida realtà. Buon cammino a tutti voi! E anche all’A.C. nel proseguo del progetto di conoscenza del nostro territorio.
Concetta Campisi
Lucilla Centamore