“Continuiamo a camminare insieme”
“Continuiamo a camminare insieme”: questo era stato lo “slogan” adottato per l’assemblea sinodale regionale delle Chiese di Sicilia, svoltasi a Terrasini l’anno scorso, a cavallo tra la fase “narrativa” e la fase “sapienziale” del cammino sinodale delle Chiese in Italia. E il cammino non si è fermato. I referenti sinodali diocesani hanno continuato a confrontarsi periodicamente per aggiornarsi sul cammino fatto nelle singole diocesi, fino all’ultimo incontro, svoltosi sabato 9 novembre nei locali del Seminario diocesano di Caltanissetta. In quest’ultimo ci si è preparati anche alla prima Assemblea del Cammino sinodale nazionale che si terrà nei giorni 15 -17 novembre presso la Basilica di San Paolo Fuori le mura a Roma e che apre la terza e ultima fase del cammino, quella “profetica”. L’Assemblea vedrà la presenza di circa 1200 delegati di tutte le diocesi italiane che prenderanno in esame i Lineamenti scaturiti dalla sintesi delle relazioni che da ogni chiesa locale sono state inviate alla Segreteria del Cammino Sinodale al termine della fase “sapienziale”. Questi sono divisi in quattro parti: L’orizzonte missionario nello stile della prossimità; Il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; La formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita; La corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità. Al termine di ogni parte sono presentate delle “traiettorie”, 17 in tutto, su cui la prossima Assemblea sinodale sarà chiamata ad esprimersi, in vista della grande assemblea di fine marzo 2025 in cui da queste “traiettorie” dovranno essere tratte le proposte operative che ispireranno il nuovo cammino delle Chiese in Italia e una modalità rinnovata di pastorale e di presenza improntata alla “missionarietà”, che, come si può notare è la cifra che sottostà e accumuna tutte le parti dei Lineamenti. Un’occasione preziosa da vivere con convinzione, al di là di ogni scetticismo e paura, vista anche la coincidenza della fase “profetica” con Anno Santo che il Papa ha voluto dedicato alla riscoperta della virtù della speranza cristiana. L’icona scelta per quest’anno “profetico” è stata quella della Pentecoste e della vita della Chiesa nascente a Gerusalemme, così come delineata nei primi due capitoli degli Atti degli Apostoli.
Proprio per vivere in modo appropriato questa fase, il nostro vescovo ha voluto con la sua Lettera Pastorale “Ritorniamo a Gerusalemme” indicare il modo come compiere in diocesi il cammino sinodale nello spirito della Chiesa nascente, perché, sotto il soffio dello Spirito si sappiano leggere i segni dei tempi, anche con l’aiuto dei Suggerimenti e proposte emerse dai tavoli sinodali diocesani, consegnate alla comunità diocesana ufficialmente insieme alla lettera pastorale il 13 novembre nella chiesa Madre di Rosolini. Come sottolineato in questa occasione, questo è il momento del “tirocinio” affinché nello “stile” sinodale, cioè del camminare insieme, si recuperi l’essenza della comunione e della missione. Perché a questo la Chiesa è chiamata.
di Ignazio La China