La Chiesa di Noto attenta alle famiglie, ai giovani e ai poveri
Incontro tra vicari foranei, responsabili caritas e pastorale giovanile
Si è tenuto giovedì scorso, 16 gennaio, presso la Curia Vescovile un incontro tra i Vicari Foranei, i sacerdoti responsabili delle Caritas Vicariali e i responsabili diocesani della Pastorale Giovanile.
Obiettivo della riunione: progettare insieme interventi caritativi che incarnino il vero volto del Giubileo nei vari comuni della Diocesi.
Il Vescovo Salvatore Rumeo ha posto l’accento sule diverse criticità sociali che affliggono le comunità della diocesi, con un’attenzione particolare ai giovani, fascia che va curata e preservata. Tra i problemi evidenziati: solitudine, fragilità, stato di abbandono, mancanza di punti di riferimento, bisogno di ascolto e crisi delle relazioni.
Partendo da questa riflessione, condivisa e in sintonia con il magistero del Vescovo, nel corso della riunione sono stati definiti luoghi, spazi e operatori che saranno coinvolti nei segni giubilari. Come ribadito durante l’incontro, “la comunità educativa è il fulcro della vita della Chiesa”, e c’è il desiderio di tornare a vivere lo stile oratoriano, che rappresenta una passione sempre viva per i giovani.
La visione pastorale del Vescovo
Questa iniziativa trova fondamento nelle parole e nei gesti del presule netino, Mons. Salvatore Rumeo. Già nell’omelia per il primo anniversario di ordinazione episcopale, celebrato il 18 marzo 2024, il Vescovo aveva sottolineato: “C’è molta incertezza e sofferenza nella giornata terrena dell’uomo e i «sentieri tortuosi» sono affollati da chi ha smarrito il senso della vita. A volte non si sa dove andare, con chi condividere la strada e dove orientare i propri passi. Ma c’è Chi tende la propria mano e va alla ricerca di coloro che si sono fermati dinanzi ai burroni di un’esistenza vuota. «Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla» (Sal 23).”
La riunione odierna rappresenta un passo concreto verso quanto annunciato dal Vescovo quel 18 marzo “A partire da oggi e dai prossimi mesi, mentre arriva il tempo di grazia del 180° anniversario della fondazione della Diocesi, del Giubileo della Chiesa universale e della chiusura del Sinodo della chiesa italiana, lavoriamo insieme per appuntare e progettare nuovi percorsi che diano forza e credibilità alla presenza della nostra Chiesa nel sociale, lavoriamo per mettere in rete associazioni e istituzioni che sappiano incarnare il vangelo della carità nella storia di ogni giorno”.
Un percorso che il vescovo Rumeo, auspica senza ostacoli o logiche di vedute parziali, perché, come ha detto lui stesso, rischiano di creare esclusione. Nel giorno del suo anniversario aveva anche sottolineato: “Mi impegnerò in prima persona perché in ogni Comune della nostra amata Chiesa nascano segni concreti di carità, luoghi di accoglienza dei nostri fratelli bisognosi e senza fissa dimora, rifioriscano spazi pastorali, oratori e oasi di cultura dove i ragazzi e i giovani non siano i destinatari della nostra missione ma protagonisti della loro fede in una Chiesa dal volto giovane e pieno di speranza”.
“Genesi d’amore”: la Chiesa in uscita
Queste azioni concrete si inseriscono perfettamente nella visione pastorale espressa dal Vescovo Rumeo nella sua ultima lettera pastorale Genesi d’amore, dove invita la comunità ecclesiale a essere testimone viva del Vangelo: “Una risposta che ci rende capaci di accogliere la novità sempre bella di un vangelo che gioiosamente ci spinge a rispondere al grido dei bisogni degli uomini di oggi, avendo impresso nel cuore la verità di Gesù che ci rivela il volto d’amore e di misericordia del Padre suo”.
di Pierpaolo Galota