“Ciò che sta accadendo nelle ultime ore riguardo alla famiglia è surreale. È ciò che accade se la famiglia viene vista dalla politica come un’occasione elettorale e non come il volano da cui far ripartire la crescita del Paese. Ma la famiglia non è un ‘settore’, è il motore dell’economia nazionale”. Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, dopo le polemiche politiche seguite al Tavolo tecnico del ministero dello Sviluppo economico e alla predisposizione del Decreto sui sostegni alle famiglie. “Non si comprende che non c’è più tempo da perdere: mentre si fanno i balletti pre-elettorali – prosegue De Palo –. Le famiglie italiane, sempre più stanche della discriminazione fiscale che vivono da quarant’anni, stanno pensando di andare all’estero per regalare ai loro figli qualche opportunità”. A suo avviso, “se non riparte la natalità, non ci sarà più chi pagherà le pensioni, crollerà il Welfare, la sanità non sarà più ‘gratuita’, con la prospettiva di vivere tra vent’anni in un Paese che sarà un grande e insostenibile ospizio”. Sull’ipotesi di una crisi del governo legata al Decreto sulla famiglia, De Palo afferma che “le famiglie non vogliono mancette, ma riforme strutturali”. “Alle famiglie non serve un miliardo, ma giustizia; non chiedono pannolini, ma concretezza e scelte precise”. Infine, la delusione perché “attorno a un tavolo ufficiale i partiti sono tutti d’accordo, ma poi davanti ai giornalisti o sui social prosegue la ‘guerra’ di tutti contro tutti, nel rigido e drammatico rispetto di un copione”. “Senza risposte a breve, non ci resta che ragionare su una class action delle famiglie italiane, per il mancato rispetto dei dettami costituzionali che le riguardano”.