L’esperienza nel forum oratori italiani: protagonismo giovanile e generatività

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L’esperienza nel forum oratori italiani: protagonismo giovanile e generatività

Rappresentanti regionali di Pastorale Giovanile, federazioni di oratori, congregazioni e associazioni che operano in Oratorio: queste le diverse realtà che – grazie a un’iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana – nel settembre del 2001 hanno dato vita al Forum Oratori Italiani (FOI), un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all’oratorio.
Una stagione di studio, ricerca, progettualità: l’importanza del Forum Oratori Italiani risiedeva nella possibilità di realizzare una visuale piena della realtà degli oratori in Italia, permettendo di analizzare tale realtà da molteplici punti di vista e di promuovere l’identità dell’oratorio quale luogo di trasmissione della fede in cui ragazzi, adolescenti e giovani godono di una particolare attenzione educativa.
Una stagione ricca di incontri, momenti di riflessione e condivisione; di valorizzazione e di conoscenza reciproca tra le diverse esperienze di Pastorale Giovanile, dentro a una rete di scambio, che ha prodotto un grande lavoro di insieme. In questo contesto il nuovo Vescovo netino si è inserito fin da subito, in rappresentanza della Pastorale giovanile siciliana, mostrando – con il suo tratto mite, garbato e squisitamente gentile – una grande capacità di ascolto e un vero desiderio di comunione ecclesiale.
Grande conoscitore e amante di Giovanni Paolo II, in questo Papa santo Mons. Salvatore Rumeo ha rivisto la passione per i giovani, che ha sempre messo al centro del suo ministero presbiterale: è stato il primo in Italia a portare una troupe di adolescenti all’Antoniano di Bologna, nel 2005, per il progetto OraTV. Qui gli animatori dell’oratorio Sacro Cuore di Caltanissetta intervistavano personaggi famosi e imparavano a montare le videointerviste, insieme ai videomaker professionisti dell’Antoniano. Prima volta in continente per loro, era entusiasmante vederli assaporare tutte le scoperte che, grazie al loro don, questi ragazzi stavano vivendo. Colpiva la capacità di don Salvatore di star loro vicino, di fargli capire il valore di questa esperienza in particolare, ma in generale delle esperienze che proponeva loro.
Centrale, sempre, l’obiettivo del suo servizio presbiterale: come far conoscere Cristo a un ragazzo, a un adolescente, a un giovane? Quali linguaggi espressivi sono più indicati per raggiungere questo obiettivo, nell’animazione e nella catechesi? Quali le esperienze “forti”, entusiasmanti e trascinanti, utili a mostrare – in un territorio complesso come quello nisseno – alternative convincenti e autorevoli ad altri “modelli”? Ulteriore esempio la scelta di organizzare un progetto di scambio interculturale, in collaborazione con Fointernational (l’allora Commissione interculturale del Foi), per il quale Mons. Rumeo scelse il titolo “Abrazamos la Ciudad”, che nel 2009-2010 vide un gruppo di adolescenti nisseni protagonisti di un gemellaggio con un gruppo di coetanei catalani. Fede e cultura, immigrazione e legalità furono al centro di un’esperienza forte di incontro e confronto, in grado di generare accresciuta consapevolezza e rinnovato impegno tra i partecipanti e nel territorio.
Siamo certi che, allo stesso modo, il nuovo Vescovo di Noto saprà “abbracciare” la sua nuova realtà, mettendo al centro il messaggio di Cristo, conducendo a Lui – quale centro delle nostre vite – anche e soprattutto le nuove generazioni, con la sua dolcezza e la sua grande passione educativa.

di Carlo Acerbi e Mauro Bignani

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