È ancora tempo di sinodo

Questo mese di ottobre 2024 sarà ricordato come un mese importante per la Chiesa cattolica nel suo cammino di riscoperta della sinodalità, cioè della dimensione costitutiva della Chiesa come Popolo di Dio che cammina insieme, in comunione, dando ognuno il suo contributo, in vista della missione che la Chiesa ha da svolgere nel mondo. Non bisogna dimenticare che è stato proprio questo lo scopo con cui Papa Francesco ha convocato il Sinodo dei vescovi per riflettere insieme sul modo di intendere e praticare la sinodalità nella Chiesa. A partire dalla Chiesa universale fino all’ultima delle diocesi e delle parrocchie. La seconda sessione del Sinodo  dei Vescovi appena celebrata a Roma è la tappa finale di un percorso di confronto avviato nel 2021 ma non è la chiusura del cammino, perché poi spetterà al Papa raccogliere i frutti di questo confronto sinodale con le suggestioni proposte dai partecipanti al sinodo e stabilire le modalità di attuazione. Ma il cammino non è finito perchè sui passi della riscoperta della pratica sinodale si è avviato pure il cammino sinodale delle Chiese in Italia. Dopo le fasi “narrativa” e “sapienziale” siamo arrivati adesso alla fase “profetica”. I frutti del confronto sinodale nelle singole diocesi italiane sono stati raccolti nei “Lineamenta” che forniranno la base delle due assemblee sinodali nazionali che si svolgeranno a Roma, una nel prossimo novembre e l’altra a fine marzo 2025, da cui scaturiranno le scelte impegnative per la futura progettazione pastorale delle Chiese italiane. In questo contesto anche la nostra diocesi continua a vivere il suo impegno per far diventare la sinodalità lo “stile” con cui vivere nelle nostre comunità parrocchiali. Dopo il confronto nei tavoli sinodali da cui sono scaturite le proposte che serviranno da base per la prossima formulazione del piano pastorale diocesano, quest’anno servirà per la ricezione di quanto scaturito nei tavoli sinodali da parte delle parrocchie e degli organismi e uffici diocesani, nell’attesa degli Orientamenti che scaturiranno dal cammino sinodale delle Chiese in Italia. Si prospetta per noi dunque un anno pastorale con meno “attività e incontri sinodali” in cantiere ma con più impegno perché le nostre comunità vivano le dimensioni costitutive (liturgia, catechesi, carità) e le scelte prioritarie (famiglia e giovani) secondo le direttive sinodali indicate da Papa Francesco: “comunione, partecipazione, missione”.

di don Ignazio La China

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