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Editoriali

La Quaresima in Massime

Tempo di conversione per la perfezione cristiana che è bellezza di umanità di + Antonio Staglianò, vescovo Le “Massime di perfezione cristiana” di Antonio Rosmini sono ancora attuali e vanno riscoperte, in particolare in questo tempo di Quaresima, per aiutare il cuore a camminare verso la perfezione che impariamo da Gesù.  Queste Massime sono come un Manifesto della santità possibile a tutti: mentre invita alla perfezione della carità, chiarisce che la chiamata è per tutti.  Scrive il Rosmini: «Tutti i Cristiani,

Pop-theology in cerca di autori

Verso una  pop-theology's society Nel suo Diario della Carità, Antonio Rosmini, traccia l’idea di costituire una “Società degli Amici”, della quale stende persino un regolamento (il 27 settembre 1819), chiarendo quale dovesse essere lo scopo fondamentale: «rendere gli uomini amatori della Religione Cattolica, e desiderosi di promuoverla per mezzo di essa stessa Società». Il vento del materialismo e dell’ateismo, già ai suoi tempi, correva veloce. Agire controvento, poteva significare solo attivare processi di “promozione

La Shoah imperdonabile con Etty Hillesum, per una memoria attiva e creativa

Dov’è Dio nelle prove della storia? Come agisce Dio nel buio di epoche in cui si perde l’umanità? Dimmi se questo è un uomo! Rimbomba alle coscienze di tutti, l’appello di Primo Levi. La sua eco percorre distanze infinite, alla velocità della luce, raggiunge il cuore di Dio e ritorna come un boomerang, sbattendo forte le onde del mistero che inondano la ragione umana rischiando di farle smarrire la bellezza dello stupore, in un appello ancora più crudo: dimmi se questo è un Dio se permette l’imperdonabile mostruosità della

I tre Magi e l’analogia scientiae in teologia

Già nel IV secolo Giovanni Crisostomo scriveva: “i magi non si misero in cammino perché avevano visto la stella ma videro la stella perché si erano messi in cammino”. Non è difficile identificare in questo pensiero vero, la sostanza del bell’articolo di Cosentino sui Magi (Settimana News del 6 gennaio 2021) che “alzano il capo e scrutano il cielo e soprattutto hanno occhi che vedono”. Il loro cammino ha un nome e si chiama “ricerca”. Non importa in quale campo del sapere umano, magari in quel luogo vastissimo del mistero

L’Attesa disattesa Pop-Theology dell’Avvento cristiano

Avvento è tempo di attesa. Di chi? Di Gesù che viene, meglio che av-viene. Gesù è avvenimento, accadimento: entra nello spazio-tempo degli uomini, nella storia, cioè nella vita di ogni giorno e di ognuno di noi. Risposta esatta. Eppure Gesù è già venuto, duemila anni orsono, nel grembo di Maria, una fanciulla di Nazareth, sua Madre e, solo per questo, Madre anche nostra. Lei ha dato a Gesù la “sua carne”, che è poi la stessa carne di uomini e donne, di oggi, di ieri e di domani. Dunque, per non essere generici nella

La pena di morte è inammissibile: ecco un modo di annunciare il Dio di Gesù senza equivoci

Rifacendosi al recente magistero di San Giovanni Paolo II, per il quale la pena di morte «è inadeguata sul piano morale e non è più necessaria sul piano penale», "Fratelli tutti" afferma perentoriamente: «non è possibile pensare a fare passi indietro rispetto a questa posizione». Indietro no, ma avanti sì. Infatti dichiara che «la pena di morte è inammissibile», impegnando tutta la Chiesa cattolica «a proporre che sia abolita in tutto il mondo» (n. 263). Eppure, la pena di morte era presente anche nel Catechismo della

Previsioni e rassicurazioni

di Pino Malandrino “Credo che se tutti, come buoni cittadini, compiamo le prescrizioni delle autorità, questo sarà di aiuto per finire con questa pandemia”. Queste poche e semplici parole pronunciate, a braccio, da Papa Francesco, a conclusione dell’udienza del 14 ottobre scorso, potrebbero rappresentare la risposta a chi oggi chiede previsioni e rassicurazioni circa l’evoluzione della pandemia e a chi, pur di occupare la scena, non tralascia occasione per contestare e mettere in berlina ogni provvedimento che viene

O si ricostruisce l’Italia o si muore

di Pino Malandrino Se Garibaldi, nel lontano 15 maggio del 1860, poteva dire a Nino Bixio, durante il combattimento di Calatafimi contro i Borbonici: “Qui si fa l’Italia o si muore“, oggi vorremmo sentir dire da qualche uomo di Stato illuminato che “O si ricostruisce l’Italia o si muore”.Anche, all’indomani della seconda guerra mondiale, l’Italia si presentava come un cumulo di macerie materiali e morali dalle quali si è potuto rinascere soltanto con mezzi straordinari. Grazie alla presenza di uomini illuminati e

Quel terremoto elettorale tanto evocato

Il terremoto elettorale tanto evocato dai partiti di opposizione non c’è stato. Anche se i risultati scaturiti dall’Election day, “giorno delle elezioni”, si prestano a una lettura complessa, ci sembra di potere affermare che nei confronti del governo non ci sono stati né il “cappotto”, né la “spallata” pronosticati alla vigilia. Le urne ci consegnano un risultato che, tutto sommato, può andare bene a tutti, così come accadeva ai tempi della prima repubblica, quando, il giorno dopo le elezioni, tutti trovavano il motivo per

I tanti fronti della ripartenza

Una ripartenza così proprio non ci voleva! Nessun Paese, neppure quello più organizzato, può affrontare, contemporaneamente, tanti problemi in un così breve periodo di tempo. In soli venti giorni, mentre ancora il Covid fa paura, l’Italia deve far fronte all’apertura del nuovo anno scolastico e partecipare, nello stesso tempo, a una avvelenata campagna elettorale per le regionali. Come se non bastasse, il Paese deve fare i conti con una crisi economica senza precedenti che registra, tra l’altro, la perdita di oltre